Monastero dei Favari in Apiro
La caratteristica principale di questo monastero in Apiro, che prima dell’intervento presentava una scala esterna posticcia che portava al primo piano del monastero poi eliminata, è l’ingresso. Questo è infatti rappresentato da un corridoio passante, che porta direttamente dalla parte anteriore a quella posteriore, per cui il monastero ha due facciate identiche. La parte posteriore dell’edificio è rappresentata dalla zona privata, che un tempo era coltivata a orto e culminava in un piccolo cimitero di cui non vi è più traccia se non per i cipressi secolari.
Questa proprietà era in precedenza un monastero, dotato di una chiesa propria e una superfetazione sulla sinistra poi adibita a stalla. Lungo il corso degli anni la chiesa è rimasta, mentre il monastero è stato trasformato nell’edificio del coltivatore. La stalla invece è stata costruita con materiali moderni degli anni ‘60 perciò, durante i lavori di ristrutturazione, si è deciso di demolirla completamente per riportare l’edificio principale, quello del monastero, alla sua originaria unità volumetrica.
La prima opera di ristrutturazione ha coinvolto il rifacimento dei solai e delle coperture della chiesa, così da non danneggiare la volta a botte, ripristinata dopo che era stata rimaneggiata durante il periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale.
L’edificio principale è poi stato dotato, a tutti i livelli, di pavimento riscaldato per poter regalare un’immagine del monastero senza l’impedimento visivo dei termosifoni, permettendo di preservare la struttura di fine ‘700. Il monastero in Apiro inoltre aveva già due camini interni nel piano terra.
Per quanto riguarda la divisione degli ampi spazi, al piano terra del monastero si trovano: cucina, sala da pranzo, primo salotto, secondo salotto e sala tv, bagno, zona giorno e lavanderia. Al primo livello abbiamo quattro camere da letto con quattro bagni e al secondo altre due camere con un bagno. Si tratta di camere matrimoniali, visti gli spazi a disposizione. Parlando di pavimentazione, tutti gli ambienti compreso il bagno sono dotati di pavimenti in cotto fatto a mano.
All’esterno, nella zona sud ovest, c’è la piscina, molto naturale perché non ha alcun rivestimento ma solamente della vernice colorata, che viene ripristinata ogni 2-3 anni. La chiesa invece è sempre stata intonacata e, per conservare il suo stile originale, è stata mantenuta tale, così come la patina che la caratterizzava quando è stata ritrovata. Solamente timpano e cornicione sono stati dotati di mattoni faccia a vista.