Il negozio Natalucci a Jesi
La ditta storica Natalucci aveva l’esigenza di ampliare la sua sala mostra, dotando la parte interrata di magazzino: da qui nasce questo progetto.
Il nuovo negozio Natalucci a Jesi si presenta staccato da due capannoni coperti con volta a botte, risalenti agli anni del dopoguerra, pur mantenendo la copertura a capanna con un corposo cornicione in calcestruzzo di forma classica. Le finestre del primo piano, adibito a sala mostra di materiali edili, sono strette e lunghe, mentre al piano terra, trattandosi di una vera e propria vetrina, le finestre sono più grandi, perché servono a dare maggiore visibilità al pubblico.
A collegamento tra il piano terra e il primo piano troviamo la scala curva con elementi prefabbricati, non un’opera monumentale ma comunque di forte impatto visivo. Sopra di essa si trova una piramide di vetro, a creare una cascata di luce che, oltre ad illuminare il primo livello, porta luce al piano terra, dove, all’ingresso, c’è un pavimento di resina nera che inevitabilmente assorbe luce, conferendo tonalità di neri e grigi a tutta la sezione. È perciò per garantire lo stacco che si è deciso di creare al primo piano, oltre alla scala, giochi di luce attraverso l’utilizzo della resina bianca e della copertura in legno con capriate tutte quante decapate bianche. Lo scopo è stato quello di produrre due momenti cromatici emozionali tra piano terra e primo piano.
A fianco della scala abbiamo poi l’ascensore e una scala tecnica vetrata, la quale incerniera l’angolo del fabbricato, spezzandolo come se fosse un parallelepipedo di vetro. All’interno del negozio Natalucci ci sono poi dei parallelepipedi di vetro adibiti ad uffici open space, ed il primo piano termina con una sala conferenze da 80 posti, la quale, con la sua copertura a botte uguale a quella della vecchia sede, crea un collegamento tra le coperture dei capannoni e la struttura.
Essendo un negozio e dunque aperto al pubblico si è scelto di dotarlo di un impianto di climatizzazione caldo-freddo e di regolazione automatica della luce, sia come intensità che per le schermature solari, in modo da proporre i materiali in mostra nel massimo splendore. È stata inoltre usata la domotica per facilitare la funzionalità della struttura.