Questo edificio d’altri tempi sorge nel territorio di Cupramontana, in provincia di Ancona. L’abitazione misura circa 250 mq ed è disposta su tre livelli, all’interno dei quali troviamo quattro camere da letto, tre bagni e due salotti.
La caratteristica del “secondo livello”, ovvero la suddivisione in piano terra, primo piano e secondo piano, è tipica dell’epoca nella quale la proprietà è stata costruita ed è un esempio di dimora di carattere storico marchigiano. La zona in cui sorge, vicino Cupramontana, è collinare, in alta collina precisamente, e quindi molto panoramica.
Per l’edificio principale non è stata operata una demolizione con conseguente ricostruzione, bensì una ristrutturazione della struttura già esistente. Il paramento di pietra con mattoni ad angolo e pietre più grandi è stato mantenuto, senza alcuna aggiunta di stuccatura, sono infatti state rivisitate solo alcune finestre in modo da allinearle a quelle del piano terra ed è stata riproposta la vecchia porta ad arco già presente sul fianco dell’edificio.
Per quanto riguarda l’interno dell’abitazione invece sono stati ricavati al piano terra tre ambienti: la cucina, il soggiorno e un tinello. Un secondo tinello con due camere si trovano poi al primo piano, mentre al secondo piano c’è un’effettiva zona notte, con altre due camere. Sono inoltre ora presenti due soggiorni, uno al piano terra e uno al primo piano. Tutte i lavori sono stati attuati senza modificare il parametro esterno della proprietà, rimasto quello di oltre cento anni fa: la casa risale infatti alla fine del 1800. I materiali utilizzati per la ristrutturazione del pavimento sono in cotto perimetrale, mentre nella parte salotto e nelle camere da letto è stato utilizzato del legno.
Passando all’esterno il terreno circostante ospita un piccolo locale pluriuso, che potrebbe divenire una piccola dependance per gli ospiti. È stata costruita anche una piscina posta in una strategica posizione panoramica. Sempre per l’esterno è stata riportata alla luce l’originaria pietra arenaria locale, mentre il pozzo esistente è stato rimesso in funzione così da permetterne il riutilizzo a scopo irriguo.