Ci sono strutture architettoniche che sono, semplicemente, sospese nel tempo e nel territorio di cui fanno parte. Il rustico appartiene indubbiamente a questa categoria, con il suo stile d’effetto quasi indecifrabile e capace di emozionare, chi lo vive, ogni volta.
L’Italia è un territorio che trova, in tutte le regioni, strutture dismesse che possono essere ripristinate a scopo abitativo, dai trulli della Puglia ai masi del Trentino Alto Adige, fino ai casali, alle masserie, alle cascine. Le Marche non fanno eccezione e si caratterizzano per la presenza di molteplici edifici antichi, legati alle nostre origini e alla nostra storia. Valorizzarli significa recuperare una parte di quel passato che ci ha permesso di arrivare fino a qui, a livello architettonico e non solo.
Cos’è un rustico?
Dal punto di vista prettamente edilizio, un rustico è un’unita immobiliare “al rustico”, ovvero grezza, priva della presenza di pavimenti, rivestimenti, impianti e infissi. Può trattarsi di una comune abitazione di campagna così come di una cascina o di un casolare, in entrambi i casi non utilizzati da tempo.
Strutture realizzate secondo le metodologie tradizionali, con muri in pietra o mattoni, tetto e solai in legno, cucine in muratura, pavimenti che vedono impiegati materiali pregiati come il cotto, la ceramica antica, talvolta il legno. Non mancano i camini e, spesso, decorazioni pittoriche di pregio, risalenti nella maggiorparte dei casi all’Ottocento o al Novecento e talvolta persino più antiche.
Il rustico si inserisce in un contesto agreste, non necessariamente difficile da raggiungere, sempre dotato di ettari di terreno circostanti e comunque con un giardino dalle dimensioni notevoli. Si tratta, ed è bene precisarlo, di strutture indipendenti e fuori città.
Rustico: come si trasforma con la ristrutturazione
Ristrutturare un rustico, soprattutto nel caso di un casale, richiede specifiche competenze, motivo per cui rivolgersi a un professionista specializzato come lo studio architettura dell’Architetto Sergio Marinelli, che conosce bene il territorio marchigiano, si rivela una soluzione da non sottovalutare, vista l’alta specializzazione che è richiesta.
Quando si ha un rustico si rivela fondamentale per l’architetto fare tutte le valutazioni preliminari, con un sopralluogo e un’analisi accurata delle condizioni della struttura. La fase successiva è sempre di studio e riguarda le reali possibilità che consente di effettuare l’edificio, combinando la giusta dose di creatività. Prima di aprire il cantiere e occuparsi dell’espletazione della parte burocratica, oltre che dell’esecuzione materiale dell’intervento, si rivela essenziale porsi una domanda e trovare delle risposte: in cosa si desidera trasformare il rustico e per quale uso.
Un rustico, infatti, rappresenta un investimento che può diventare diverse cose. Per chi lavora in smart working, e può farlo da qualsiasi luogo, risulta una tentazione interessante per cambiare vita e trasferirsi lontano dal caos della città, più a contatto con la natura. Un progetto che, a seguito del cambio di abitudini, hanno attuato sempre più persone.
Altra soluzione interessante a cui può essere destinato un rustico è quello della realizzazione di una casa vacanze o persino di un agriturismo, senza trovarsi a rinunciare a tenere una parte della casa per sé.
Una ristrutturazione fatta a regola d’arte, come nel caso dello studio di architettura dell’Architetto Sergio Marinelli, garantisce sia la valorizzazione della struttura originaria del casale sia la sua declinazione in chiave contemporanea, con tutti i comfort del caso. Un progetto a 360° dall’alto valore abitativo.